Bangkok Post ha recentemente intervistato il nostro Mike riguardo 'A Thousand Suns'. Ecco di seguito per voi l'articolo.
Rilasciato nel 2000, Hybrid Theory è stata la miccia che ha portato la carriera dei Linkin Park alle stelle. Accendendo la passione e la dipendenza nei cuori dei fans di tutto il mondo, hanno fatto passi avanti dall’immagine iniziale di gruppo rock metal formatosi nel garage di uno studente liceale, catapultandosi in una sensazione internazionale. Sono passati dieci anni da quando il primo album della band ha fatto irruzione nella scena musicale con la sua combinazione unica di rap e rock, scalando le classifiche degli album più venduti del ventunesimo secolo.
Col passare degli anni, i Linkin Park hanno progressivamente compiuto piccoli passi nell’alterare la loro musica, cambiandola per farla adattare alle più mature personalità della band. Il loro nuovo album, A Thousand Suns, rilasciato il 14 Settembre, consiste in sorprese senza limiti ed in un cupo tema universale, pur mantenendo l’essenza dei Linkin Park che i fans conoscono ed amano. Il 23 Settembre, ad Aktive Square, i fans thailandesi vedranno coi propri occhi l’esito del contorto viaggio di sperimentazione dei Linkin Park, così come il tentativo della band di sfidare se stessi con della musica ancora più controversa.
Mike Shinoda, rapper della band, cantante, e membro fondatore, ci da un emozionante sneak-peek della versatile band nella sua intervista con Life.
Un sacco di fans dei Linkin Park hanno notato un cambiamento nella loro musica di recente. Puoi descrivere la direzione verso la quale la band è orientata e cosa ha causato o ha ispirato la band a virare fuori dal suo normale corso?
Quando abbiamo iniziato a scrivere canzoni per il nostro primo album, il materiale che avevamo era unico. Tuttavia, con il tempo, tutto ciò ha naturalmente cominciato a perdere freschezza. Tutti lo hanno ascoltato, alcuni hanno cercato di imitarlo, ma il punto è che ormai ha perso la sua unicità. Ad un certo punto ci siamo resi conto che se avessimo continuato a fare musica di questo tipo, sarebbe stato tutto ciò che avremmo continuato a fare. Noi di certo non vogliamo sentirci come se fossimo rinchiusi in una scatola, facendo ripetutamente le stesse cose in tutti i nostri album. Con A Thousand Suns lo scopo non è di vedere quante copie possiamo vendere, piuttosto di sfidare noi e i nostri fans. Ci siamo resi conto che ci siamo considerevolmente allontanati dal materiale originale, ma questo album è su di noi che proviamo qualcosa di nuovo e facciamo musica ispirata da ciò che attualmente ascoltiamo.
Quando i Linkin Park hanno debuttato inizialmente, ci fu un gran parlare di come aveste fuso più generi musicali, come l’hip-hop e il rock, insieme. Generalmente, quale direzione pensate che prenderà il rock nei prossimi anni?
Per la nostra band, e la nostra musica, all’inizio abbiamo fuso insieme le cose che ascoltavamo a quei tempi – i tipi specifici di electro, hip-hop e rock. Ma per il nostro nuovo album A Thousand Suns abbiamo aggiunto un sacco di ‘ingredienti’ per creare canzoni più complesse. La ragione di questo è perché i membri della nostra band non ascoltano solo musica rock; ognuno di noi ha vari gradi di quanto rock ascolta e ascoltiamo anche diversi tipi di musica. Per quanto riguarda la musica rock in generale, ci sarà sempre un periodo in cui i giornali grideranno “il rock è morto” – è successo ad ogni genere. Non significa che debba necessariamente essere vero; è solo che a quel tempo tutti saranno in attesa che qualcosa di nuovo ed eccitante accada. Per i Linkin Park, abbiamo scoperto che non potevamo bloccarci in un unico genere; lasciare che un singolo termine descriva la nostra musica non è veramente possibile. Termini come rap-rock, nu metal, rock sono, in un certo senso, termini miopi, non possono pienamente descrivere tutto quello che facciamo.
Molti critici hanno descritto A Thousand Suns come un album politico. Cosa pensi sullo stato del mondo, ora che sembrano esserci così tanti problemi?
Usiamo una tecnica chiamata ‘scrittura automatica’, che fondamentalmente siamo solo noi che andiamo ai microfoni e registriamo senza niente di veramente scritto. A volte le parole non hanno senso, ma alla fine, riusciamo a scrivere dei testi che hanno senso e giungono direttamente dal nostro subconscio. Quindi l’aspetto politico e più pesante dei nostri testi, è uscito fuori in questo modo, potremmo dire, quasi accidentalmente. Abbiamo realizzato che i nostri testi hanno avuto origine in un luogo di paura. Nel nostro subconscio c’è una paura comune, una preoccupazione di fondo per le grandi responsabilità che accompagnano il potere. Viviamo in un’era di enorme potenza, una potenza sufficiente da far saltare il mondo in pochi secondi. L’immensità di questo potere e di queste responsabilità è un qualcosa che è un timore universale.
Ci sono altre questioni specifiche che vi hanno ispirato a scrivere le vostre canzoni recenti? Ad esempio, una canzone tratta della guerra nucleare.
Non necessariamente pensiamo che le nostre canzoni e i nostri testi debbano predicare qualcosa. Certamente, non le scriviamo sotto questo punto di vista. Piuttosto, vogliamo dare delle idee e lasciare che vengano interpretate. Speriamo che i nostri testi ispirino la gente a parlare, magari a cominciare conversazioni o a coltivare qualche pensiero su problemi specifici. Ad esempio, il nostro recente concerto nella Piazza Rossa di Mosca, è stato veramente memorabile. Quando ero un ragazzino che stava crescendo negli ’80, la Russia era considerata il nemico. Un nemico con il potere di annichilire milioni di persone in un solo colpo, ed il Cremlino era il centro di tutto. Nella Piazza Rossa, a circa 100 metri dal Cremlino, abbiamo suonato una canzone intitolata Wisdom, Justice, And Love che consiste in una citazione di Martin Luther King relativa al socialismo e al trattare le persone in modo giusto, al trattare le persone in modo equo. Non doveva riguardare la Russia, ma c’è stato un momento durante il concerto in cui tutti i fans hanno sollevato in aria cartelli con il brano della canzone scritto su di essi. È stato spontaneo, è stata una cosa che loro hanno voluto fare – e questo è stato un momento molto toccante e commovente per noi.
Le vostre esperienze con una così vasta varietà di pubblico proveniente da tutto il mondo vi hanno mai portato a farvi qualche idea sui vostri fans? Come ci si sente ad essere costantemente esposti a tutte queste culture molto diverse?
Stiamo ancora lavorando su come colmare il divario linguistico tra la band e i fans, perché ci rendiamo conto che abbiamo un fan base molto diffuso a livello internazionale. Il nostro sito sta lavorando sulle traduzioni di alcune canzoni in diverse lingue. A volte i fans non capiscono tutti i nostri testi, ma comunque vengono ai nostri show e cantano insieme. Sono veramente grato per la community così eterogenea ed eccezionale nella quale facciamo parte. Fin da quando eravamo un piccolo gruppo che provava nel mio garage, ho sempre immaginato di guardare verso il pubblico e di vedere tutta questa gente fantastica ed unica – e tutto ciò lo otteniamo oggi, con i nostri fans provenienti da tutto il mondo di diversi sessi, età, religioni, etnie e culture.
Cosa possono aspettarsi i fans thailandesi dal vostro prossimo concerto? Come sarà diverso dai due precedenti?
Suoneremo del materiale dal nuovo album, quindi ci sarà del nuovo. Ma suoneremo anche canzoni dagli altri album, così i fans degli altri album saranno felici e alla fine saranno tutti accontentati.
Hai qualcos’altro da dire ai fans thailandesi che aspettano la vostra performance?
Nei nostri due passati concerti in Thailandia abbiamo ricevuto una grande e calorosa accoglienza. Apprezziamo molto il supporto che i fans thailandesi ci hanno dato, seguendoci nei nostri colpi di scena e nei nostri cambiamenti. Speriamo veramente di sfidare i fans e dare loro una grande esperienza durante il nostro prossimo concerto, che si spera, sarà un grande concerto. Grazie tante per il vostro supporto in passato, è stato magnifico.
Thank LP.it
però lo spero anch'io... a meno che non riescano a fare rock/nu metal/quello che è in modo diverso... aggiungendo